Cosentino e De Nardo chiedono le dimissioni immediate
CARIATI – Francesco Cosentino, commissario cittadino “Forza Italia” e Cataldo De Nardo del Centro Studi Pier Giorgio Frassati bocciano a piene mani l’Amministrazione comunale di Cariati.
Ad esempio le riscossioni relative al servizio idrico sono pari a zero per l’assoluta inerzia dell’Amministrazione comunale che non ha messo i dipendenti in condizione di emettere i ruoli che sono fermi al 2016. Il servizio della mensa scolastica ha chiuso con una perdita di € 60.783,67. Sono stati violati, inoltre, gli equilibri di bilancio ed in particolare quelli di parte corrente. Nonostante il Comune di Cariati sia in dissesto, ci si trova in presenza del dannoso fenomeno della formazione di nuovi debiti fuori bilancio.
Per il Mercato ittico la Regione ha richiesto, addirittura, al Comune di Cariati la restituzione del finanziamento che ammonta a diverse centinaia di migliaia di euro. Nonostante il comune di Cariati abbia approvato la procedura di dissesto finanziario, si è in presenza del ricostituirsi di disavanzi di gestione e di disavanzi di amministrazione.
Per Cosentino e De Nardo continua sia nell’anno 2017 che nel 2018, il perenne ricorso all’anticipazione di tesoreria ad oggi utilizzata al massimo, considerata ad esempio la difficoltà per il pagamento degli stipendi al personale dipendente.
La capacità di riscossione dei tributi, specialmente nell’anno 2018, si è rivelata disastrosa e ben al di sotto della media regionale, in modo particolare per quanto riguarda la Tari e l’Idrico. Le “bollette” di quest’ultima entrata patrimoniale, addirittura, per le annualità 2017 e 2018 non sono neanche state notificate ai cittadini.
Un accenno merita l’aspetto del danno erariale, che prima o poi dovrà venir fuori, per l’assunzione di personale a vario titolo (anche esterno, o con forme anomale di convenzionamento), senza poterlo fare. Ciò, perché essendo il comune in dissesto, non può assumere personale a nessun titolo, salvo la preventiva e formale autorizzazione della Coel (Commissione Ministeriale che si occupa della gestione del Dissesto). È stato distrutto totalmente l’organigramma della macchina burocratica comunale con provvedimenti autoritari ed arroganti in spregio al più elementare rispetto delle norme di legge e della dignità del personale dipendente.
La “Salvaguardia degli equilibri di bilancio e di assestamento di bilancio 2019”, da approvare entro il 31 luglio, non è stata effettuata. Pertanto, è pendente la diffida del Prefetto di Cosenza, acquisita al protocollo del comune in data 13 agosto 2019, che ha assegnato al consiglio comunale il termine di 20 giorni, trascorsi i quali sarà sciolto lo stesso consiglio.
Insomma: «Sarebbe doveroso, alla luce di tutto ciò, avviare una seria riflessione, all’interno della maggioranza comunale, sull’opportunità politica ed amministrativa di continuare ad amministrare, a queste condizioni, il nostro Comune. Traetene umilmente le dovute conseguenze: dimissioni subito.